[salottino] L'invasione degli ultracorpi #2 { aprile 2015 }

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Torno con questa rubrica pazzerella in cui butto nel calderone un po' di roba della mia vita (ali di pipistrello, code di rospo e una goccia di sangue del principe azzurro comprese), che in questo periodo è stata meno sedentaria del solito grazie ad una quantità spropositata di feste, festività e gite fuori porta (con conseguenti mangiate pantagrueliche e +5 chili che non riuscirò mai più a smaltire). Se siete curiose di scoprire le mie cose memorabili in questo arco temporale, siete nel post-o giusto!


 
#unasigla
Inizierei in maniera anomala parlandovi di 1992, ovvero la più grande cagata (ops, scusate il termine) che ho visto nell'ultimo anno. Una serie tutta basata sul culo di Stefano Accorsi (e va beh, ci poteva anche stare), con personaggi che definire ridicoli è riduttivo, attori che non sanno scandire (figuriamoci parlare il meneghino ... con tutto il rispetto Tea, ma questa parte l'hai toppata alla grande), dialoghi e scene ai limiti del surreale senza averne l'intenzione (non so, per citare un esempio, dove s'è mai visto di un tipo che ammazza un altro tipo in una discarica, perde tempo a seppellire il cadavere, a bruciare le prove e a che c'è fa anche una chiamata alla figlia #mavatteneacasaefaituttolàcretino). Anyway, a parte - parzialmente - Guido Caprino, di questa serie terribile si salva una cosa sola, che invece mi piaciu assai: la sigla. Non per nulla è di Boosta e voi non sapete quanto darei per tornare diciottenne e vedere un concerto dei Subsonica in un capannone industriale. 


#unamostra
Dico, c'è una mostra di Botero a Palermo, non è scontato che io vada immediatamente? E' scontato. Sono andata, con my love che mi ha anche regalato il biglietto, anche se il tema non mi attraeva più di tanto (la Via Crucis) se non altro per omaggiare il magister nonchè realizzatore delle mie amate icone di rappresentanza. L'esposizione era ben allestita nelle sale Duca di Montalto del mio caro Palazzo Reale (mio caro non in quanto ne sono la proprietaria ma perchè l'ho a lungo studiato XD) e anche se l'assenza delle ballerine e delle circensi si è fatta sentire, ho trovato l'operazione interessante. Ecco qualche immagine e in una trovate anche lo stesso Botero, che si è ritratto piccino accanto a Jesus.


#unospray
Raramente acquisto da Bottega Verde e ancor più raramente ci trovo prodotti che mi piacciono ma questo mi ha conquistata sin dal primo utilizzo: trattasi di Fresco Pulito, uno spray per tessuti che costare costa (circa 19 euro) ma regala ad abiti, tendaggi e divani - con una sola spruzzata - quel meraviglioso odore di bucato appena fatto col sapone di marsiglia.


#undetersivoecobio
Okay, confesso che sulla detergenza per casa e bucati il mio ecologismo è davvero limitato, per via della difficoltà di reperimento della maggior parte dei prodotti e anche - diciamocelo - i prezzi non sempre concorrenziali. Ma se mi capita di usare un detersivo ecologico come quello per Bucato di Biolù sono suppppefelice, soprattutto quando mi ci trovo così bene. Che ve lo dico a fare, anche questo, come la maggior parte delle cose dalle mie parti, ha il profumo dei fiori d'arancio ed è perfetto per i tessuti delicati, che lascia puliti e morbidissimi. Qui trovate il sito di questo marchio e la lista di tutti i rivenditori alla spina.

 
#unfumetto(cheèancheunlibro)
Ho ricevuto questo libro/album per il compleanno (regalo di Mr. Secrets) e l'ho letto in un'ora, colpita dalla semplicità e universalità di questo racconto. Gipi è il fumettista italiano con la vena poetica e malinconica più spiccata che conosca: sa farmi commuovere senza usare parole, di cui è quasi sempre parco nelle sue opere, senza eccedere nemmeno con il tratto della matita, semplicemente raccontando Una Storia.

 
#unacquistocompulsivo(discarpe)
Ho avuto un passato da Carrie Bradshaw, ma sono anni che le scarpe non sono più la mia priorità in fatto di estetica e apparenza. Detto questo, con il cambio stagione mi si ripresenta sempre lo stesso dilemma: che cavolo di scarpe indossare? Stivali e stivaletti diventano improponibili perchè i piedi soffrono e sudano e fanno male (e poi puzzano anche), ma per i bei sandaletti estivi, aperti e dove il mio piede diafano brilla con tutta la potenza del bianco che più bianco non si può, non sono ancora preparata. Mentre vagavo come un'anima in pena all'Oviesse mi sono imbattuta in queste simil-espadrillas economiche (9,90 al paio) e, constatando che miracolosamente c'era anche la mia misura, ne ho arraffate tre paia. Con jeans e risvoltino fanno tanto donna che è appena scesa dallo yatch e datemi subito il mio cocktail: le adoro, nella loro semplicità.


Come sempre aspetto un commento, un cenno di assenso, uno sputo a distanza, qualunque cosa mi faccia capire che non ciancio da sola! Baci XXX

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