Dubito che qualcuna non si sia lasciata scappare più di un sospiro quando sono state pubblicate in anteprima le immagini della nuova limited edition autunnale di Pupa, la Paris Experience, contraddistinta da uno stile bohémien che punta sul packaging sempre più raffinato e colori parecchio amati: il blu e il viola. Cose che mi hanno convinta ad abbandonare ogni diffidenza verso i prodotti Pupa e ad approfittare di un autobus in ritardo per entrare in profumeria e arraffare un po' di roba a caso, buttando un occhio all'esterno (non sia mai che l'autobus passi proprio mentre mi delizio a pucciare). Parecchie le referenze di questa intrigante collezione che avrebbero
meritato più attenzione da parte della sottoscritta, ma la fretta - si
sa - è cattiva consigliera e il desiderio di conquistarmi uno spazio
vitale sul mezzo affollato, magari accanto al borseggiatore di turno,
era troppo forte perchè potessi condurre uno shopping sensato. Alla fine
ho quindi preso i prodotti più abbaglianti - trascurando le due matite
occhi (le pluri-apprezzate multiplay, proposte nei due colori Deep
Purple e Peacock) e l'illuminante Golden Infusion - acquistando due
Vamp! Cream Eyeshadow, due smalti Lasting Color Gel e un rossetto I'm.
[bagno in camera] John Masters Organics Rose & Apricot Hair Milk { review }
Non sono una fan sfegatata delle "americanate" e delle mode provenienti dagli USA ma, parliamone, certe volte non si può fare a meno di rilevare che lì sono sempre un passo più avanti. Prendiamo la questione delle parruccherie: in Italia quelle che utilizzano prodotti naturali si contano sulle dita di una mano. In America invece diventano ogni giorno di più e il merito va anche ad un uomo, che dal 1994 è diventato un vero e proprio pilastro del settore: John Masters (che è anche un belloccio, come ho avuto modo di scoprire dalle foto su internetto), proprietario di un bellissimo salone a NYC e ideatore di una delle migliori linee ecobio di trattamenti per capelli esistenti sul mercato. Di John Masters Organics ho già avuto modo di usare due referenze estive (una protezione solare e un siero idratante) ma confesso candidamente che fremevo per provare un prodotto specifico per i capelli, che del brand sono il cavallo di battaglia. Sono stata accontentata quando - circa due mesi fa - tra le mie manine è giunto il Rose and Apricot Hair Milk*, un incredibile latte per capelli dalle mille proprietà e capacità.
[supermercati&co.] *** Cosmetici ecobio reperibili all'IperCoop #2 *** { I Provenzali Bio, Anthillys, Mugello, L'Erboristica }
Seconda parte dell'overview ovvero il Vademecum dei Cosmetici Ecobio reperibili all'IperCoop - autunno 2014 (clicca qui per la #1). In questo post, oltre a citarvi i prodotti acquistabili serenamente, amenamente, felicemente ed allegramente, vi segnalerò anche una marca che in apparenza potrebbe sembrare naturale e che invece nasconde qualche insidia.
[supermercati&co.] *** Cosmetici ecobio reperibili all'IperCoop #1 *** { Naturissima, ViviVerde Coop, MilMil Bio, Bionova }
Nonostante la svolta fashion-trash, il coinvolgimento dell'intero nucleo familiare sul suo strafamoso canale, gli svarioni linguistici, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e riconoscere alla guru eGobio più famosa d'Italia alcuni meriti. Per esempio, quello di aver inventato le Missioni INCI al supermercato: alzi la mano chi, ora come ora, non perde almeno un'ora a controllarsi le etichette di tutti i nuovi prodotti presenti sugli scaffali. Io lo faccio e spaccio anche consigli alle amiche su cosa comprare e cosa no quando vanno a fare la spesa. Anyway, due settimane fa ho fatto una capatina al CC La Torre di Palermo, dove non ero mai stata, che è dotato di un IperCoop. Ho comprato un botto di roba (#chevelodicoafare #maquestaèun'altrastoria) ma sopratutto ho fatto foto (di dubbia qualità ma, come potrete facilmente intuire, mi vergognavo alquanto) a tutto ciò che mi sembrava degno di considerazione nel reparto Cosmesi e Detergenza, con il preciso intento di farne un report per il blog. Ecco quindi il Vademecum dei Cosmetici Ecobio reperibili all'IperCoop in questo autunno 2014, che per non creare un post chilometrico dividerò in due parti (clicca qui per la #2).
[postazione makeup] Neve Cosmetics Duochrome Palette { swatches e prime impressioni }
Mentirei se dicessi di esserle rimasta indifferente: la verità è che ho iniziato a trepidare sin dall'annuncio di una sua probabile, imminente, uscita. Mentirei anche se dicessi che non ho rosicato - e di brutto - nel vedere che tutto il mondo delle bblogger riceveva le cialdine in anteprima, e poi le palette, e poi ancora una seconda tornata di cialdine, tranne la sottoscritta e un altro sparuto gruppetto di donne che, evidentemente, devono stare parecchio antipatiche al brand (qualora la nostra esistenza gli fosse nota). Questa crudele esclusione mi stava quasi per fare passare al lato oscuro: avete, insomma, corso il rischio di ritrovarvi a leggere gli sproloqui di una Darth Vader travestita da amabile bricconcella pucciottosa. I'm joking, of course: anche perchè da quando il corriere me l'ha consegnata, dopo averla ordinata presso Cuccioli d'Uomo, ho raggiunto una sorta di Nirvana cosmetico.
Salve o Regina
[bagno in camera] Cellu-Cup Operazione SNP #2 { review }
Quando mi è arrivato il pacchettino, e l'ho scartato, la prima cosa che ho pensato è stata: wtf? mi hanno mandato una coppetta mestruale? Perchè l'aggeggio in questione assomiglia tanto a quegli strani oggetti inventati dai cinesi che non penseresti mai di acquistare o che ti fermeresti a guardare per dieci minuti consecutivi chiedendoti come funziona, esattamente, e se avrà utilità alcuna nel mondo. Insomma, confesso: al primo impatto con Cellu-Cup* ero alquanto scettica. L'ho comunque inserito nel programma sperimentale (riscuote talmente tanto successo che è attualmente al vaglio della N.A.S.A.) a tutte voi noto come Operazione SNP (le prime due puntate qui e qui).
[salottino] Un anno de La Stanza Segreta { elucubrazioni di buon compleanno }
Un anno. Nel mondo degli uomini sarei ancora una neonata cicciottella, che sta muovendo i primi passi e pronunciando le paroline per la gioia di mamma e papà. Ma nel mondo dei blogger, che poi è anche un po' il mio mondo adottivo, un anno è un bel traguardo. Niente di eclatante, certo, ma se chiudo gli occhi e ripenso al 15 settembre 2013, giorno in cui presi la ferale (per voi, sopratutto) decisione di aprire un blog, la strada fatta è parecchia. Con fatica e dedizione: perchè all'inizio ci si improvvisa sempre blogger, ma le idee non sono mai troppo chiare. Con mille sbandate, e cambi di rotta, e raddrizzamenti. Con la voglia di migliorarsi, di studiare, di apprendere.
[angolo toelette] Antica Officina del Farmacista del Dr. Vranjes { preview prodotti }
Per una bblogger che ha superato la trentina da un po' e non aspira a diventare la nuova stella del web (anche perchè non ne avrebbe le capacità e le attrattive), non c'è soddisfazione più grande che quella di ricevere riscontri positivi dai propri lettori - che spesso sono altre bblogger - allacciare con loro rapporti di fiducia e affetto (seppure virtuali). Sentirsi, insomma e in qualche modo, parte piccola ma significativa di una comunità dove quotidianamente donne (e uomini) attenti al proprio benessere si incontrano e si scambiano pareri. Perciò, quando da un rapporto di stima nasce una collaborazione, la soddisfazione è grande. E' il caso dell'anteprima odierna, dedicata ad alcune referenze per la detersione e la skincare che l'Antica Officina del Farmacista del Dr. Vranjes, con sede a Firenze, lancerà sul mercato a fine ottobre: una serie di cosmetici raffinatissimi, a partire dal packaging, privi di parabeni e con una formulazione accuratamente studiata, che mi hanno lasciata letteralmente sbalordita quando ho ricevuto il pacco. Naturalmente questa è solo una preview, dedicata alle prime impressioni e nelle prossime settimane avrò modo di descrivere i cosmetici in questione nello specifico, in review singole e mirate.
[portineria] Cuccioli d'Uomo Haul #1 { unboxing & esperienza d'acquisto }
In fatto di acquisti io non sono esattamente
una faina e il più delle volte compro prodotti sull'onda
dell'emotività: cioè perchè sono depressa e voglio tirarmi su oppure al
contrario perchè sono felice e voglio festeggiare, insomma, la solita
solfa dello shopping femminile su cui Sophie Kinsella ha costruito il suo impero. Chi ha messo questa in giro la
voce per cui le BBloggers sono delle avide scroccone incallite il cui
unico scopo è ottenere miliardi di campioncini da consumarsi
preferibilmente entro il 2069 non ha idea di come io preferisca di gran lunga nutrire il povero Jimbo con pane e cipolla piuttosto che rinunciare ad un megahaul in profumeria. Sì, sono come la Matrigna Cattiva di Cenerentola anche se, per la cronaca, il mese scorso il mio estratto conto è sgusciato fuori dalla busta e mi ha schiaffeggiata. Il fattaccio è accaduto in concomitanza con l'arrivo di un pacco proveniente dall'e-store Cuccioli d'Uomo, gestito dalla gentilissima Laura (cuori per lei), sul quale avevo da poco effettuato il mio primo ordine.
[cestino] À bout de souffle (Fino all'ultimo respiro) #1 { prodotti finiti estate 2014 }
Nella mia piccola cucina della mia piccola magione c'è un bel mobile rosso contenente svariate cose [tra cui piatti, bicchieri, sottobicchieri, pentole, tovaglie, tovaglioli, sottopentole, sottopiatti, sottobicchieri, boccali di birra spaiati, tazzine da caffè sbeccate] ma sopratutto lo scatolone dei flaconi vuoti e dei prodotti finiti, che ho accumulato a partire da maggio e che - per svogliatezza e mancanza di ispirazione - non ero finora mai riuscita a tramutare in un post. Rendendomi conto improvvisamente che stavo conservando plastica senza scopo altro che intasare i già ridotti spazi vitali della mia esistenza domestica e che, sostanzialmente, gli articoli sui prodotti finiti hanno sempre riscosso interesse perchè testimoniano un uso effettivo e reale, mi sono decisa a buttare giù due parole sulla roba consumata e, finalmente, passare le confezioni vuote dalla scatola dei finiti a quella dei contenitori da riutilizzare. Risultato finale: voi leggerete finalmente dei prodotti che ho utilizzato - chiosando il famoso film francese - fino all'ultimo respiro e io avrò una scatola in più da sistemare in casa. Non si tratta di un post sui "preferiti" nè tantomeno sui "most played", perciò dentro ci troverete considerazioni miste sull'efficacia e la possibilità, o meno, che io li riacquisti.
[postazione makeup] Kiko Haul #2 { daring game + rossetti + kajal + smalti }
Atto di contrizione. Oh Dio della Cosmesi che vegli su tutte noi, donzelle dalla mente fragile e dal portafoglio facile, perdona i miei peccati. Ti avevo promesso che non avrei più messo piede da Kiko e invece tu hai mandato su questa Terra, a tentarmi come il miraggio di acqua nel deserto, So Fashion e il suo post libidinoso sulla nuova collezione autunnale 2014. Ho provato con la tecnica di Ulisse ma le Sirene, assunte le sembianze delle splendide foto scattate da Vanessa per il suo articolo, mi hanno fregata. E la mia atavica antipatia per l'inquietante metodologia di vendita adottata (probabilmente loro malgrado) dalle commesse si è andata a fare benedire.
Ordunque: sono entrata da Kiko esclusivamente per l'edizione limitata Daring Game, ma ovviamente ne sono uscita con un sacchettino - comprensivo di scatola porta-trucchi misteriosi (non ci entrano nè rossetti nè smalti) difettosa - contenente anche alcuni pezzi della collezione permanente.
[supermercati&co.] Glenova - Todis & Conad { cosmetici economici con buon INCI }
Sarà la mia anima da Shylock, che compare di tanto in tanto a sopperire quella da spendacciona, ma vi confesso che provo un gusto indescrivibile nello scovare e acquistare i cosmetici economici con buon INCI al discount o al supermercato. E mi diverte ancora di più condividere queste esperienze d'acquisto con voi, sopratutto quando mi assicuro un bel bottino con pochi euro (ahhhh che soddisfaziooooone!). Proprio ieri, mentre gironzolavo al mio sempre amato Todis, ho notato che gli scaffali delle offerte si erano riempiti di beauty prodotti di una marca che avevo già intravisto al Conad [di cui il suddetto Todis è la sottocatena]. A guardare le confezioni non gli avrei dato due lire, perchè sembrano proprio le classiche cose da discount fatte con i peggiori tensioattivi in circolazione e invece ... grande sorpresa: scorrendo gli INCI mi sono accorta infatti che gli unici bollini rossi sono riservati generalmente a qualche conservante o emulsionante (occhio alle eccezioni però), che sono assenti siliconi e paraffine varie e che le percentuali degli estratti vegetali sono sempre piuttosto alte, collocandosi tra le prime posizioni. La marca in questione è Glenova, spesso citata in forum e alcuni blog, sotto la quale si cela una ricca linea di cosmetici (qui potete farvi un'idea): approfittando dei costi contenutissimi (1 euro al pezzo circa), ho preso alcune cose decisa a compilare immediatamente una preview.
Foto di gruppo inspiegabilmente storta
[bagno in camera] Garnier Ultra Dolce Maschera Nutriente all'henné e aceto di mora { flash review }
Dilemmone spaziale: come comportarsi nei confronti di un prodotto di cui ho apprezzato la performance, pur essendo consapevole che si tratta di un brand appartenente ad una multinazionale parecchio discutibile in fatto di impatto ambientale et similia, ma sopratutto contenente alcuni ingredienti da bollino rosso, ed uno davvero inclassificabile? Mantenere il sangue freddo, Stanza. Cercherò di essere come sempre sincera e chiara, valutando con obiettività pro e contro dell'oggetto in questione, che è la maschera nutriente all'henné e aceto di mora Ultra Dolce Garnier.
[supermercati&co.] *** Botanika Naturalmente - MD Discount *** { prodotti economici da supermercato }
Qualche tempo fa ho letto su non so più quale forum dell'esistenza di una linea rivenduta presso MD Discount, annoverata nella categoria dei prodotti cosmetici economici ma con buon INCI. Ora, si dà il caso che tra le tante attrattive della zona nella quale mi sono ri-trasferita da pochi mesi, ci sia la presenza di un quantitativo spropositato di supermercati e discount di svariate catene: diciamo uno ogni 100 metri perchè si sa, il palermitano vuole avere tutto a portata di mano, non si vuole affaticare mai più di tanto coi sacchetti della spesa e - in fatto di cibo - deve avere a disposizione quanta più scelta possibile. Dunque, seguendo il canto delle sirene, mi sono fatta due passi a piedi e sono approdata all'MD Discount, senza ricordare assolutamente il nome del brand che cercavo ma fiduciosa nelle mie capacità investigative. Sono stata fortunata perchè proprio all'ingresso c'erano gli scaffali dedicati alla cosmetica e ai prodotti da bagno e lì, in bella vista, si esponevano i prodotti Botanika Naturalmente.
Considerazioni generali: Si tratta di un brand il cui packaging fa ben sperare ma che, ad uno sguardo più attento, si rivela meno naturale e botanico del previsto. Dopo essermi studiata gli INCI sotto lo sguardo perplesso e indagatore del cassiere, ho comunque preso alcune cosine anche se nessuna, in reatà, è ascrivibile tra i prodotti ecobio da supermercato nè tantomeno di quelli con buon INCI (niente di simile alla linea Gently Ecobio del Todis, di cui vi ho parlato qui e qui). Cosa ancora più importante, bisogna stare parecchio attenti a quello che si prende perchè in numerose referenze compaiono paraffina liquida e dimenticone. In nessun caso le formulazioni appaiono pienamente accettabili (i bagnoschiuma poi sono micidiali), fatta eccezione per alcune referenze acquistabili storcendo un po' il naso.
Insomma, più che come post di ispirazione per possibili acquisti, prendetelo come un post di servizio, scritto con lo scopo di mostrarvi le formulazioni e di rinnovare l'assioma per cui la dicitura biologico-organico-naturale non è necessariamente sinonimo di ecobio o di buon INCI.