[postazione makeup] Top 5 Night Out Lipsticks { un non-tag }

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Non potevo eludere il potente stimolo cultural-rossettifero derivatomi dal non-tag lanciato da Il Mondo di Ciulla e Nude Powder, che a febbraio hanno proposto il secondo episodio dei Top 5 Lipsticks dedicato ai fedeli alleati notturni. Torno quindi anch'io a blaterare di cose di cui non so nulla o quasi (ho scoperto di avere un vocabolario davvero ristretto quando si parla di rossetti), proponendovi quelli che preferisco indossare quando vado a fare bisboccia serale e sbevazzo litri di birra (e poi l'indomani mi sveglio con un malditesta incredibile e giuro a me stessa che non uscirò mai più ... #credicistanza). Le mie scelte sono dettate, in questo caso, da alcuni requisiti fondamentali: il rossetto per la sera deve avere tenuta extra-strong, essere confortevole e rivelare un'anima a cavallo tra vamp e dark, perchè la notte mi piace pensarmi meno sobria e casta.


I rossetti che ho candidato in questa top five sono dei grandi classici e quattro su cinque risulteranno assai familiari alla maggior parte di voi (in parte, li ho scelti proprio perchè li ritengo meritevoli di fama). Anche se non sono tutti best for me, mi piacciono perchè si fanno notare e attirano lo sguardo, ma non risultano mai volgari o eccessivi, neanche su un fantasmino come me.

MAC PERPETUAL FLAME
Inizierei da uno degli acquisti più recenti che ho fatto: Perpetual Flame di MAC, che fa parte della serie Prolongwear nota per il pack a tubo piuttosto che a proiettile. Il colore è da amore al primo sguardo: un berry con della fragola dentro, coprentissimo, cremoso, confortevole, che pur non seccandosi mai sulle labbra rimane aderente, intacto per ore e ore, con una trasferibilità sugli oggetti (leggi boccale di birra) pari a zero. L'unico difetto che gli trovo, legato a quelle sottilette che ho al posto delle labbra, è nella forma non proprio agevole: essendo largo e piatto, sui bordi faccio davvero fatica a stenderlo e devo sempre stare attentissima aiutandomi il più delle volte, ahimè, con un pennellino (cosa che odio). Ma per il resto sono davvero fiera di averlo acquistato e lo indosso con soddisfazione tutte le volte che posso.

MAC RUSSIAN RED
E' da poco entrato nel mio stash ma è subito diventato un cult delle mie serate anche il famigerato Russian Red, che MAC definisce un rosso intenso dal sottotono blu. Io, che non ne capisco una cippa di queste finezze di sfumature, lo indicherei come un rosso neutro, che si adatta abbastanza anche alla mia carnagione pallida senza tirarmi fuori strani colori (insomma, non sembro gialla o verde come di solito avviene con i rossi classici) e che pur essendo opaco si mantiene cremoso. Russian Red, col suo profumo vanigliato, è da sempre un cavallo di battaglia del brand insieme a Ruby Woo, ma l'ho preferito a quest'ultimo proprio in virtù della sua neutralità che meglio si adatta alla mia componente soft. In molte l'hanno definito, più che un rossetto, uno stile: hanno ragione. Con lui, bastano un velo di fondotinta opacizzante e una riga di eyeliner ben tracciata per farmi sentire una figona  (che poi io lo sia realmente, è un altro paio di maniche) ed è perfetto per quelle sere in cui vado di fretta e non posso perdere tre ore in preparazioni prima di uscire.

MAC REBEL
Concludo la terna serale dei MAC con quello che amo di più in assoluto: Rebel. Per me che adoro il viola e tutte le sue sfumature, questo satin non è un rossetto come un altro da indossare di sera, ma IL ROSSETTO. Ho riflettuto a lungo prima di comprarlo, perchè osservandolo in negozio mi era sembrato davvero troppo scuro e cupo, ma poi ho iniziato a vederlo indossato su labbra e stagioni diverse e mi sono accorta di quanto fosse cangiante e versatile, perciò ho deciso di dargli una chance e ad oggi lo ritengo l'acquisto più appassionante che abbia fatto tra i rossettidel brand. Che mi stia bene o male (come diceva Clark Gable in Via col Vento: francamente me ne infischio!), io trovo stupenderrimo questo berry borgognoso con sottotono fucsia, perfetto con gli smokey eyes ma anche con un makeup più sobrio, cui riesce a regalare quel tocco vamp che vado sempre cercando nelle mie notti brave. Per assicurarmi una tenuta extra, io lo abbino sempre alla pastello Sfilata di Neve Cosmetics, che sembra essere stata progettata per stargli accanto.


WJCON CHIANTI
Con Chianti di Wjcon, matitone che ha fatto perdere la testa a quasi tutte le donzelle di mia conoscenza, entro nel campo minato dei rossetti che forse non si adattano molto alle mie caratteristiche armocromatiche e che mi sparaflashano alquanto, ma di cui non riesco a separarmi. Chianti è un rosso classico, morbido e scorrevole nonostante l'aspetto matitoso, iper-pigmentato, con un finish che mi piace molto: pur essendo tendenzialmente opaco, risulta infatti piuttosto luminoso sulle labbra. E ha due caratteristiche davvero avvincenti: costa pochissimo e resiste alla prova bicchiere.
  
YVES ROCHER BORDEAUX
Chiudo questa top list con un rossetto della linea Grand Rouge della Yves Rocher: Bordeaux. L'ho scovato in sconto nel periodo di Natale e, attratta dal packaging raffinato e dalla promessa di lunga tenuta, ho deciso di dargli fiducia. Pur non essendo una fan sfegatata di questo brand, del quale pochissime cose mi entusiasmano profondamente, sono davvero soddisfatta del mio acquisto: a partire dal colore, un rosso mattonato autunnale, per approdare alla confortevolezza, questo rossetto non ha nulla da invidiare a ben più blasonati marchi. Apprezzo inoltre la texture scorrevole e la formulazione dei Grand Rouge, che non contengono ingredienti di origine animale (cocciniglia), lanolina o oli minerali e sono arricchiti da olio di camelia, che dona alle labbra un aspetto morbido e levigato. La nuance bordeaux è decisamente nelle mie corde (grazie a dio non ha niente di marrone!) anche se tira fuori un po' di giallo che è in me. Ma quando lo indosso mi sento in un certo qual senso sofisticata e a mio agio: se vi capita di trovarlo, dategli un'occhio!


Segue carrellata di faccioni e sguardi inquietanti per i quali chiedo venia, invidiando profondamente la naturalezza di certe blogger che, purtroppo, in queste situazioni non riesco proprio ad ottenere. La fila superiore (occhi aperti) è stata realizzata alla luce artificiale, quella inferiore (occhi chiusi) sotto luce naturale. Mi consolo pensando che in fondo a voi serve solo per farvi un'idea dei rossetti indossati e a me per esercitarmi a toccare sempre di più il fondo del ridicolous!


Dulcis in fundo, il post termina con gli swatches realizzati rigorosamente alla luce naturale sul mio braccio cadaverico, senza filtri nè mutamenti di esposizione o contrasto.


Che ne pensate delle mie scelte notturne? Possedete o avete puntato qualcuno di questi rossetti? Sentitevi libere di farmelo sapere nei commenti e soprattutto, di riproporre questo interessante non-tag sul vostro blog, citando le legittime ideatrici.

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