[cestino] Maledetto il giorno che ti ho incontrato #1 { prodotti bocciati }

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Prendo in prestito il titolo di una delle mie commedie italiane preferite di tutti i tempi (il mitico film con due super-ipocondriaci Carlo Verdone e Margherita Buy) per una rubrica che, incredibilmente, non era ancora mai comparsa su questi schermi in un anno di onorata attività: i prodotti bocciati, peggiori, cattivoni, antipatici o, per dirla meno drasticamente, quelli che personalmente non ricomprerei. Se volete sapere come mai una rubrica simile sia comparsa solo ora, la risposta è presto detta: ci ho messo un casino di tempo ad accumulare il materiale da maledetto il giorno che ti ho incontrato, perchè generalmente acquisto solo prodotti di cui ho letto belle cose, provati e recensiti da personcine che io reputo autorevoli e affidabili e finisco col trovarmici bene anche io. Ogni tanto però mi capita di inciampare nella novità non ancora recensita, di lasciarmi abbagliare o ancora di non essere d'accordo con le opinioni altrui. Oppure che quel determinato prodotto su di me abbia avuto una pessima resa e io abbia finito, inevitabilmente, per odiarlo. Dunque, venghino siori e siore, venghino: qui si racconta di promesse non mantenute, aspettative deluse, etichette ingannevoli e brutte perfomances. Un po' la storia dei miei rapporti col genere maschile durante l'adolescenza e buona parte dei miei anni universitari, ma in salsa cosmetica ;-)




#maledettoilgiornochetihoincontrato - capelli
Quello che sto per scrivere risulterà traumatico per molte di voi, ma boccio - malgrado la simpatia verso il brand e l'indubbia qualità di tanti suoi prodotti - sia lo Shampoo naturale ai semi di lino Bio Girasole e Arancio Dolce (8 euro) che il Bio Balsamo Semi di Lino e Mandarino de La Saponaria (7 euro).

 
Entrambi sono colpevoli di avere come ingrediente principale proprio quei semi di lino che spesso vengono decantati come un toccasana per i capelli secchi e sciupati ma che su di me hanno il magico potere di trasformare una chioma morbida e tutto sommato disciplinata nella paglia secca. Lo shampoo, che pure ha un odore gradevolissimo, non mi districa una cippa, mi lascia i capelli aridi e pieni di nodi e per rimediare mi costringe sempre ad usare quantità spropositate di balsamo. Zero pettinabilità anche con il balsamo, che ho terminato solo usandolo come maschera pre-shampoo, veste nella quale se la cava meglio. Pur essendo entrambi ben formulati (qui l'INCI dello shampoo e qui quello del balsamo), privi di SLES, OGM, PEG o Parabeni ma solo ingredienti naturali, estratti vegetali e tensioattivi derivati da zuccheri e frutta, in nessuno dei due casi la formula ricca di sostanze nutrienti e funzionali sembra agire positivamente sulle mie chiome.

#maledettoilgiornochetihoincontrato - piedi
Forse qualcuno un giorno mi dirà perchè continuo a farmi abbagliare dai prodotti Bottega Verde, che spesso compro e poi finisco con il non usare. Secondo me usano la stessa tecnica della Coca Cola: sai che ti fa male, ma c'è quell'ingrediente segreto che la rende irresistibile. Anyway, questa estate, osservando spaventata i miei piedi che si stavano trasformando in quelli di un Hobbit, avevo deciso di correre ai ripari ma, ovviamente, la scelta cosmetica ad agosto era molto ridotta e l'unico negozio aperto nel raggio di chilometri era proprio BV. Entro è sbam! compro senza nemmeno guardare l'etichetta la Crema S.O.S. Talloni Screpolati - Callosità (in offerta a 4,99 euro).


Ora, al di là della lista degli ingredienti non propriamente bio (però sui piedi non faccio mai la schizzinosa), mi è impossibile dirvi con certezza se questa crema funzioni o meno: è talmente viscosa che a) non si assorbe b) resta anche sulle mani, a lungo c) ti lascia il piede untuoso anche il giorno dopo, anche se te lo lavi e d) la prima volta che l'ho messa prima di andare a dormire e mi sono alzata di notte per andare a bere un bicchiere d'acqua, mi stavo rompendo l'osso del collo scivolando sui miei stessi piedi >_<

#maledettoilgiornochetihoincontrato - ascelle
Comprato a scopo scientifico, durante la mia incursione all'MD discount, il Deo Stick al profumo di talco di Botanika Naturalmente (qui il post con tutti i prodotti e l'INCI) è, semplicemente, impossibile da usare. E' duro come una pietra ma non è una pietra (come la pietra di allume), è uno stick: uno stick che non scorre sull'ascella. Fortuna che è costato solo 1.69 euro.


#maledettoilgiornochetihoincontrato - makeup
Tante delusioni e schiaffi morali riuniti in una sola foto. Partiamo dal Prime and Fine Eyeshadow Base di Catrice (3,99 euro) che mi ha davvero spezzato il cuore perchè ha perpetrato nei miei confronti un vero e proprio inganno: si presenta come un primer occhi carino carino, nella sua jarina da 4 ml e un prezzo piccolino, con la sua texture in apparenza cremosa, poi lo prelevi e vuoi morire. E' duro. E' instendibile. E' pastoso e secco. Fa i grumi sulla palpebra (sempre che riusciate a prelevarlo). Insomma, non è utilizzabile.


Al contrario, l'Eyebrow Pencil di Lavera, che avevo acquistato nella vana speranza di sistemare le mie orrende sopracciglia, è troppo morbida e, quando la sfumo, si espande facendomi assomigliare a Marrabbio. Vero è che non mi piacciono le sopracciglia sottilissime, ma così è un po' troppo.

Secchezza, il tuo nome è Essence Stays No Matter What Eyepencil and Shadow n. 07 whipped white frosting. Ma che è? Nonostante gli swatches ingannevoli, dove sembra bellissimo, è impossibile da stendere (figuriamoci da sfumare), grumosissimo e quasi incolore (o almeno, su di me si comporta in questo modo). Il fratellino, il n. 05 cute copper, si comporta un po' meglio e si fa sfumare ma è davvero appiccicosissimo.


La sezione bocciati labbra annovera ben tre esponenti di categoria. Yamamay Beauty Volume Lip Balm, comprato in un momento di profonda prostrazione e solitudine a Trapani (dunque favorevole allo shopping indiscriminato) dovrebbe essere un balsamo volumizzante per labbra dall'INCI siliconico che, oltre a non volumizzare nulla (e vabbè, io volevo i canotti e ho le sottilette di natura) le secca anche tantissimo.


Il Max Factor Lipfinity Lasting Lip Tint è, semplicemente, il male: se state pensando ad un tatuaggio semipermanente sulle labbra, potete tranquillamente bypassare l'estetista e comprare lui che almeno è più economico. All'impossibilità di levarlo via con qualsiasi struccante normale in commercio si aggiunge anche l'odiosissima sensazione di passarsi sulle labbra un pennarello alcolizzato.


Infine, i due Rimmel Apocalips Lip Lacquer n. 304 eclipse e n. 401 aurora: colori fighissimi, texture fluida, super-pigmentazione ed effetto lacca ti fanno sentire per un momento una vera diva. Poi ti guardi allo specchio e scopri che la tinta nel frattempo ti ha navigato in faccia e sui denti (perchè non si secca. Mai): impossibile da portare, sopratutto se siete delle dummies come me. E se ne metti poco poco, scompare via nel giro di pochi minuti. Mi dispiace, ma per me è no.

Fatemi sapere se avete provato qualche prodotto e come vi siete trovate: sono sicura che su un paio di cosine qualcuna sarà in disaccordo con me. Intanto vi lascio con gli swatches di tutti i prodotti makeup citati, che a breve finiranno in blog sale (magari qualcuna ha voglia di dargli una nuova casa ... altrimenti, per quel che mi riguarda, possono andare a vivere sotto i ponti).


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