Già da un po' volevo completare la mia valutazione sulla collezione Puro 0% di Deborah Milano, di cui avevo scritto qui, testando anche i rossetti. Camminando camminando, in una di quelle giornate in cui i tuoi piedi si dirigono autonomamente verso luoghi in cui tradurrai la tua passeggiata nell'acquisto compulsivo di cosmetici, ho beccato uno stand quasi intatto dei suddetti prodotti e, pur fidandomi poco del claim purezza, sono rimasta talmente colpita da due colori che li ho voluti/dovuti acquistare. Ed eccoci qua: io, voi e i rossetti nn. 05 e 13.
Anche nel caso dei rossetti valgono le considerazioni già fatte in precedenza per gli altri pezzi della collezione: la dicitura "puro" utilizzata dal brand non equivale a formulazione totalmente green o ecobio, ma è semplicemente un richiamo - forse anche un po' forzato - all'assenza di alcuni ingredienti tradizionalmente presenti in questo genere di prodotti. In particolare questi rossetti sono privi di siliconi, parabeni, lanolina e oli minerali mentre al loro interno sono presenti burro di karitè, olio di argan, olio di albicocca e di rosa canina, che ne rendono la texture particolarmente confortevole. I bollini rossi presenti nella formulazione comunque non sono il male assoluto: il Pentaerythrityl tetraisostearate è ad esempio una sostanza sintetica di qualità, non irritante e stabile, generalmente usato in cosmesi per dare un effetto lucidante e brillante a rossetti e lipgloss.
INCI: Pentaerythrityl tetraisostearate, Heptyl Undecylenate, Trimethylolpropane triisostearate, Mica, Polyethylene, Polyglyceryl-2 diisostearate, Cera Alba, Glyceryl Rosinate, Butyrospermum parkii butter, Silica, Soybean Glycerides, Copernicia cerifera cera, Butyrospermum parkii butter unsaponifiables, Olea Europaea Oil Unsaponifiables, Cocoglycerides, 1,2-Hexanediol, Caprylyl glycol, Argania spinosa kernel oil, Ethyl vanillin, Palmitic/stearic triglyceride, Helianthus annuus seed oil, Rosa moschata seed oil, Prunus armeniaca kernel oil, Lauroyl lysine, Rosmarinus officinalis leaf extract, Troplone, Tin oxide; +/-: CI 77891, CI 77492, CI 19140, CI 15850, CI 77491, CI 77499, CI 42090, CI 45410.
Il packaging dei rossetti è robusto, caratterizzato da un bel colore bianco inusuale in questo genere di prodotti, molto estivo. Sul tappo è riportata l'indicazione generica del colore e il numero di riferimento del rossetto, mentre manca il nome. I rossetti sono sprovvisti di cartuccia esterna contenitiva e le informazioni sul prodotto, compreso l'INCI, sono riportate nella linguetta adesiva che sigilla il prodotto. Il prezzo si aggira tra i 10 e i 13 euro, in base al rivenditore: io li ho acquistati a 11, 49 €.
I rossetti della Collezione Puro 0% di Deborah sono caratterizzati da un finish lucido che tende ad opacizzarsi con il passare delle ore. La pigmentazione è ottima e la stesura scorrevole, grazie alla texture particolarmente morbida ma sottile; non tendono a sbavare, anche in assenza di contorno labbra definito precedentemente con la matita. In generale la qualità del prodotto mi sembra molto buona e risultano assai confortevoli sulle labbra, che restano ben idratate. Sono disponibili in 14 tonalità diverse, dalle più chiare e portabili a quelle più estreme e dark, passando per una gamma intermedia di rossi e fucsia dalle sfumature fresche e brillanti. Io ho scelto il n. 05 Wonderful Pink e il n. 13 Light Mauve, di cui vi lascio swatches e faccioni as usual.
Wonderful pink: rosso lampone acceso e brillante, dal finish quasi opaco, con una punta di corallo.
Come potrete notare dagli swatches, dopo qualche minuto dalla stesura i due rossetti tendono ad opacizzarsi, pur mantenendo la cremosità e la morbidezza iniziali. Questa caratteristica, insieme alla pigmentazione e all'omogeneità me li ha fatti apprezzare particolarmente. Voi avete visto questi lipsticks in giro? Ci avete fatto un pensierino? Ne avete già acquistati alcuni o avete intenzione di acquistarli?
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