Da un anno a questa parte mi sono ammalata anche io di quella strana patologia che sembra colpire la maggioranza delle donne *e delle blogger in particolare* alla quale, fino alla tenera età di trentehm...coff coff anni ero rimasta praticamente immune. Un po' come le malattie esantematiche, che non mi sono mai venute da bambina ma che, io lo so, sono pronte a colpirmi in vecchiaia. Ho iniziato ad acquistare rossetti all'improvviso e in modo compulsivo, ma al richiamo di Mulac ero rimasta, fino a qualche giorno fa, stranamente sorda. Poi, complice il terrorismo psicologico che corre su facebook sotto forma di swatches, ho ceduto al fascino di Rudolph e a che c'ero ho comprato anche Marylin e Flamingo, per non farlo viaggiare da solo.
Mulac si acquista esclusivamente dal sito web omonimo, dove la navigazione risulta semplice ed intuitiva: inoltre, ho apprezzato particolarmente l'indicazione, per ciascun prodotto, della percentuale di naturalezza. L'unica pecca riguarda le s.s., piuttosto alte (€ 4,90) e una certa cripticità per quanto riguarda il tracking dell'ordine, che è spedito tramite Bartolini ma di fatto è gestito da Click and Quick. Nel mio caso le spese di spedizione sono state ammortizzate dallo sconto del 15%, lanciato in occasione dell'uscita dei nuovi Groovy Lipsticks il 10 dicembre: tuttavia, per un errore nel sistema, ho ricevuto i miei rossettini solo due settimane più tardi, a ridosso del Natale, dopo aver contattato il servizio clienti e aver richiesto il mio tracking code. La storia è lunga e complicata, ma si è risolta nel migliore dei modi con l'arrivo del grazioso scatolino.
PACKAGING
I rossetti della linea Wacky sono protetti da una scatola di esterna di colore nero, mentre quella dei Groovy è rosso vinaccia. Il bullet è uguale per tutti: squadrato, nero e opaco con l'ormai noto tappo damascato e il logo dell'azienda. In generale un pack curato, ma non eccessivo.
INFORMAZIONI GENERALI SUI ROSSETTI
I Rossetti Mulac costano 11,90 euro per 3,5 grammi di prodotto. Finish e texture sono diverse ma nel caso dei miei acquisti li definirei tutti e tre opachi e non particolarmente scorrevoli sulle labbra, in alcuni casi asciutti e quasi duri da stendere: in qualche modo sembrano essere concepiti come rossetti per labbra perfettamente idratate e prive di pellicine. La pigmentazione è certamente un grosso punto di forza, così come la durata. Personalmente, trovo deliziosa anche la profumazione, floreale e leggermente talcata, che invece a molte ragazze ha dato fastidio.
Dal basso: Rudolph, Flamingo e Marylin - luce naturale indiretta
Dal basso: Rudolph, Flamingo e Marylin - luce naturale diretta
FLAMINGO
Chi mi conosce sa quanto ami questo genere di viola che tendono all'orchidea e quanto sia affezionata a MAC FoF, che infatti gli assomiglia tanto senza averne però la pienezza. Flamingo fa parte della linea Wacky Lipsticks e, nonostante sia un colore abbastanza evidente, è forse uno dei più democratici e portabili della gamma. Ha una percentuale di naturalezza pari al 90% [- 10% CI15850 (pigmento)] e una texture definita da Mulac "pastello", decisamente dura ma che non risulta coprente alla prima passata come Marylin o Rudolph. Il colore è un fucsia deciso che nonostante la freddezza riuscirò a portare fieramente in primavera, perchè su di me appare meno sgarbato del previsto: messo a confronto con Across the Universe di Nabla rivela tutta la sua componente violacea, che a quello sembra invece mancare. Il finish è matt, mentre la durata è solida e regge bene per parecchie ore senza sbiadire: l'unico inconveniente è che tende a diventare sempre più secco col trascorrere del tempo. E comunque: i love it.
MARYLIN
Di Marylin avevo capito poco dagli swatches in giro sul web e ancor meno da quelli della Cindina, che sembra indossare con estrema versatilità ogni tipo di rossetto (anche improbabile). E il fatto di non aver capito mi ha spinto ad un acquisto incauto, perchè Marylin è un rosso fragola che su di me tira fuori la sua componente fluo e brillante, diventando quasi un corallo, che era ciò che non volevo. Esattamente come Red Velvet di Wet'n'Wild, messo a confronto negli swatches in basso insieme a Coral-ine, che invece risulta molto più aranciato. Per sentirmi a mio agio con Marylin, che ha una percentuale di naturalezza dell'86%, dovrò essere in pieno mood estivo, con la pelle leggermente abbronzata e tante collanine afro al collo. Anche in questo caso, la texture è piuttosto dura e secca e il finish opaco.
RUDOLPH
A parte la faccia da pesce lesso, le labbra storte e la caccola nell'occhio con cui ho deciso di gettare alle ortiche ogni residuo infinitesimale di credibilità come blogger: Rudolph, il rossetto che mi ha spinto a fare il mio primo ordine Mulac, è il nude intenso che mi mancava. Il più portabile dei Groovy Lipsticks ha un bel mix di marrone, rosso e arancio e una percentuale di naturalezza piuttosto alta (96,3%) - è anche vegan - ma, la cosa che mi piace di più, è che non sembra tirarmi fuori troppo marronazzo ma nemmeno troppo rosa. Indossato, non mi dà luce e tende a spegnermi, ma nonostante questo ha quell'anima raffinata e autunnale che stavo cercando in un rossetto da giorno. La texture è decisamente compatta, ai limiti del duro e per toglierlo via ho dovuto faticare parecchio, cosa che mi lascia intuire una lunga durata.
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